E’ in costante aumento il numero di persone che convivono ogni giorno con la sensazione di non essere all’altezza, di non essere del tutto adeguate. Questo non sentirsi all’altezza può riguardare tutti gli ambiti della vita: può riferirsi alle caratteristiche estetiche o alle capacità, all’intelligenza, alla simpatia, alla cultura, fino a diventare una sensazione generalizzata, il sentirsi sempre meno degli altri in qualsiasi ambito e circostanza (R. Milanese, 2020). Ci portiamo dentro ferite che come ammaccature dell’anima ci confinano in un silenzio di tristezza e paura. Senza dimenticare la vergogna. Ci vergogniamo di non essere come vorremmo o come dovremmo, ci nascondiamo dietro a maschere ed armature troppo strette, pur sapendo che così non stiamo bene.

Cosa temiamo? Il rifiuto, l’abbandono, l’impopolarità, il fallimento, la solitudine. Temiamo i giudizi e ci ammaliamo di pregiudizi. Sì, perché i giudici sono ovunque dentro e fuori. Reali o inventati, non importa. Appresi dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici, dai media, dalla società e scelti da noi che siamo responsabili di quello che siamo. Poco importa di chi è la colpa, siamo noi a dover cambiare. Per stare bene dovremmo riuscire ad ascoltarci, accettarci, migliorarci cambiando occhi e ritrovando il cuore: le emozioni ed i sentimenti.
E’ oggettivamente difficile scrollarsi di dosso, da soli, gli inganni della mente e riconoscere i filtri distorti attraverso cui interpretiamo la realtà. Possiamo, infatti, essere vittime delle nostre aspettative erronee non solo nei confronti degli altri o “di come va il mondo”, ma anche come spesso accade nei riguardi di noi stessi (G. Nardone, 2013). Ecco perché sempre più persone scelgono di farsi aiutare, e la psicoterapia è una forma di aiuto che si propone di stanare le distorsioni percettive e cognitive, le false credenze, le supposizioni negative, le rigide regole che creano i problemi e le umane sofferenze.
“Siamo legati con vincoli invisibili ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio vittime delle nostre aspettative”
J:K. Rowling