Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, idee, immagini, impulsi o dubbi persistenti ed intrusivi. L’individuo sente l’impulso irrefrenabile ed irrinunciabile a mettere in atto in maniera compulsiva, ripetitiva e ritualizzata pensieri ed azioni contro il proprio volere. La persona, vittima di un prepotente dittatore, è costretta ad agire o pensare nel modo sintomatico: pensieri, immagini ed impulsi ricorrenti sovrastano ogni altra attività riducendo notevolmente la possibilità di realizzazione esistenziale.
Coloro che soffrono di un disturbo ossessivo compulsivo possono temere i contagi, le contaminazioni e gli agenti contaminanti come lo sporco, i germi, i funghi, le urine, le feci, il sangue, le persone malate; avere pensieri aggressivi e violenti che alimentano la paura di perdere il controllo e fare del male; preoccuparsi di aver causato un danno a sé o a altri per errore o disattenzione; essere assediati da dubbi di ambito religioso, sessuale, sentimentale e di orientamento sessuale; infine, può esserci il bisogno di ordine, simmetria e completezza, e la paura di certi numeri, colori e parole.
Il bisogno esasperato di cercare risposte rassicuranti ed assolute, anziché confutare i dubbi e i timori trasformano le normali preoccupazioni in paure irragionevoli, le quali portano l’individuo a produrre una serie di azioni confortanti che reiterate e stereotipate diventano rituale. Le compulsioni: comportamenti ripetitivi o atti mentali hanno l’obiettivo di prevenire o ridurre l’ansia e il disagio, o di impedire che si verifichi qualche evento o situazione temuta. I rituali, quindi, sono di tre tipi preventivi, riparatori e propiziatori, e possono essere di lavaggio e disinfezione, di ordine e simmetria, di controllo e ricontrollo. La possibilità di sviluppare un DOC non è basata in maniera esclusiva dalla spinta dell’emozione di paura; un altro fattore scatenante è il piacere e la ricerca di sensazioni, alcuni esempi: strapparsi i capelli, tagliuzzarsi, lo shopping compulsivo, la compulsione al gioco o al rubare.
Dal punto di vista epidemiologico è stimato che oltre il 5% della popolazione soffre di questa patologia e necessita di una terapia. I sintomi del Doc si sviluppano gradualmente, e l’età media di insorgenza è di 6-15 anni per i maschi e 20-29 per le femmine; se non trattato il DOC mostra un decorso cronico ed invalidante. Negli studi di Empoli e di Lucca il tipo di terapia utilizzato contro il disturbo ossessivo compulsivo segue i protocolli di intervento della terapia breve strategica sviluppata dal CTS di Arezzo, l’efficacia comprovata è l’estinzione del disturbo in oltre l’80% dei casi.