Tempi difficili per la nostra specie, privi di punti di riferimento e di modelli validi a cui ispirarsi, frastornati dai rapidi cambiamenti tecnologici e derubati delle nostre tradizioni viviamo in un momento storico in cui non avere una solida autostima è pericoloso. Senza l’amore per se stessi diventiamo facili prede, rapaci senza scrupoli volteggiano sulle nostre teste. Affamati e crudeli. Tutto è prodotto, da vendere e da acquistare, e così noi esseri umani ci aggrappiamo a quello che la società ci propina come rimedio contro l’infelicità. E’ l’immagine di un decadimento senza bellezza. Non è una questione morale, questa mia riflessione parla di amore, di quanto esso manchi al genere umano. Amore per gli altri, amore per la vita, amore per se stessi. L’autostima ed il rispetto per la propria persona sono armi, fendenti e scudi per scendere in battaglia. Per alzare la testa, per vivere bene, per riappropiarsi della libertà di essere unici, e orgogliosamente diversi l’uno dall’altro.
Che cos’è l’autostima? E’ sentire fiducia nelle proprie capacità di pensare e di superare le sfide della vita, è credere di meritare un’esistenza felice attraverso il diritto di affermare necessità e desideri. E’ dare voce al nostro sentire, è scegliere di vivere per come siamo e non per come ci vogliono gli altri. Se per essere amati dobbiamo dimenticare chi siamo, trasformarci nell’aspetto e nel cuore, quale amore crediamo di ottenere? Chi mi vuole per quello che faccio, per quello che rappresento, per come ho i capelli, il seno o i fianchi, mi ama veramente? Dobbiamo uscire dal gregge, stiamo camminando su corde consumate, e sotto, il vuoto si sfrega le mani e ci attende. Qualcuno potrebbe affermare: ma non corriamo il rischio di diventare egoisti? No, vi dico che se viviamo con consapevolezza, l’egoismo si trasforma in un vezzo da vecchi moralisti. Affermarsi, non vuol dire schiacciare l’altro. Scegliere un partner che amo, ma che la mia famiglia non accetta, non è egoismo. Non dobbiamo dimenticare che la nostra vita ci appartiene. Chi vuol farci vivere in un modo diverso da quello che sentiamo essere il nostro, è cieco, non prova a capire, non riesce a vedere. Abbiamo il dovere di scoprirci coraggiosi. Altrimenti non c’è via di scampo alla sofferenza, alla solitudine, all’insoddisfazione, alla nevrosi, alla dipendenza, alla violenza.
Da dove iniziare? Dall’ascolto, dal prendere il tempo per dar voce a quello che abbiamo dentro con consapevolezza. Stringendo i pugni, senza indietreggiare davanti a chi ci mette i muri, e cerca di farci sentire in colpa. Un altro caposaldo per un’autostima forte è assumere la piena responsabilità della propria esistenza. “Seguite la luce, camminate su strade meno battute, riscoprite la bellezza di essere diversi. Osate e amate.” Allora, sì che questa vita può cambiare, come nel mito di Sisifo che seppur condannato per l’eternità a portare il suo macigno, nel momento in cui fa ritorno ai pedi della montagna, si riprende la sua libertà, in quell’istante è di nuovo libero, stanco, ma libero.