Il linguaggio del corpo ed i versi erano gli strumenti essenziali per comunicare gli stati d’animo ed i sentimenti. Il linguaggio orale, infatti, essendosi sviluppato in un arco di tempo compreso tra due milioni e cinquecentomila anni fa è molto più giovane; possiamo immaginare, pertanto, quante siano le cose che comunichiamo senza esserne completamente consapevoli. Il nostro modo di gesticolare, di muoverci e di metterci in relazione con gli altri svela gran parte di quello che proviamo e che pensiamo in quel momento. Albert Mehrabian in un’interessante ricerca degli anni ’70 ha scoperto che l’effetto complessivo di un messaggio è per il 7% verbale (le parole), per il 38% paraverbale (tono, volume, tempo e ritmo della voce) e per il 55% non verbale. Il risultato? E’ più importante come lo dici, non cosa dici. Il linguaggio corporeo può avere un peso fino all’80% sull’esito di un incontro. Sono sufficienti meno di 4 minuti affinchè le persone si formino un’opinione iniziale del loro interlocutore. A dispetto di quello che riteniamo politicamente corretto credere, quando incontriamo qualcuno per la prima volta lo giudichiamo rapidamente sotto il profilo della cordialità, della dominanza e come potenziale partner sessuale (Allan & Barbara Pease, 2004).
Quali sono i segnali più evidenti che ci dicono che una persona sta mentendo? Per riuscire a discriminare quando una persona ci mente è importante leggerne i gesti nel loro insieme, ponendo attenzione al contesto. Se c’è una discordanza tra il linguaggio verbale e quello corporeo è probabile che il nostro interlocutore ci stia mentendo. Paul Ekman psicologo esperto in materia scrive che quando qualcuno dice deliberatamente il falso sorride di meno. E’ il volto la zona del corpo più utilizzata per mascherare una bugia. Quando cerchiamo di spacciare un’affermazione falsa per vera ricorriamo a sorrisi, cenni col capo e ammiccamenti. La presenza di dissonanza nei segnali facciali indica conflittualità emozionale. Mentire è un’arte da affinare nel tempo, con un costante allenamento, in quanto l’inconscio opera in modo automatico ed indipendente rispetto alla bugia che viene raccontata. Ad un occhio attento non sfuggono le discordanze che emergono nel contrasto tra linguaggio del corpo e le parole dette. Concludiamo questo approfondimento riportando due curiosità, la prima è che dagli studi in materia emergerebbe che le donne siano più brave degli uomini a mentire, in quanto racconterebbero bugie più elaborate rispetto a questi ultimi che sembrano avere minor fantasia. La seconda è che la email ed il telefono sono i mezzi migliori per chi vuol raccontare una falsità senza correre il rischio di farsi sfuggire segnali di colpevolezza!

